18 settembre 2006

In città senza auto!

Tutti a piedi! Stop alle auto in centro storico, ma con una valida alternativa: la bicicletta. È infatti iniziata la settimana europea della mobilità sostenibile che si chiuderà il 22 settembre con la manifestazione “In città senza la mia auto” alla quale partecipano tradizionalmente numerosi comuni in tutta Europa. Roma ha scelto di prolungare i tempi dell'iniziativa organizzando per venerdì la prima “Festa della bicicletta”, in collaborazione con il Coordinamento di Roma Ciclabile, Regione Lazio, Provincia di Roma, Università Roma Tre, e altre iniziative di sensibilizzazione che culmineranno proprio nella domenica ecologica del 24 settembre. Anche quest'anno la città di Roma invita i suoi abitanti a cambiare abitudini per migliorare la vivibilità della capitale, alleggerire il traffico e ripulire l'aria: con la Festa della Bicicletta si vuole svelare le potenzialità delle due ruote come mezzo alternativo all'auto privata e dimostrare che a Roma si può andare in bicicletta a tutte le ore del giorno! Il numero degli appassionati delle due ruote cresce costantemente, come dimostra la recente ricerca curata dall Aci Eurispes. Il 23,3% dei romani ha sviluppato negli ultimi tempi un interesse per la bicicletta, utilizzandola anche per gli spostamenti in città.

14 settembre 2006

Un'auto che emette solo vapore!

L’auto alimentata ad idrogeno non è più un sogno, ma una splendida realtà: un’astronave che viaggia nel futuro! Tra qualche giorno saràpossibile acquistarla dal concessionario e viaggiare su strada come le tradizionali rivali a benzina. Con l’unica sostanziale differenza che ad essere emesso nell’atmosfera non sarà più il velenoso particolato atmosferico, ma semplicemente... vapore acqueo. Si tratta della BMW Serie 7 ad idrogeno, la prima auto alimentata con questo carburante in vendita negli autosaloni. L’idrogeno liquido offre il 75% di energia in più rispetto a quello gassoso che deve essere compresso a 700 atmosfere. Il serbatoio del “liquido” mantiene il carburante a meno 250° centigradi: basti pensare che se dentro ci si mette caffè bollente, dopo tre mesi non si può ancora bere per quanto è caldo. Favoloso! Meno fantastico il prezzo! Tant’è che la vettura “super-ecologica” verrà commercializzata attraverso leasing a clienti ”selezionatissimi” a causa dei costi vertiginosi! Certo, per il momento le vendite non saranno numerose considerato... l'esclusività del modello e le difficoltà di rifornimento, ma per il mondo dell’auto e per i nostri polmoni si apre una nuova stagione!

13 settembre 2006

Trasporti: l’Italia è nel medioevo

I trasporti pubblici non funzionano! L'Italia da questo punto di vista sembra essersi fermata al medioevo e... non resta che l’automobile e... lo smog! Il numero di auto private in circolazione aumenta di anno in anno ed oltretutto mancano le infrastrutture per sostenere il traffico. Sconfortante la fotografia della mobilità nel Paese scattata dall’annuale rapporto Aci-Eurispes. Il tema sicurezza colpisce tutti i cittadini. Un trasporto pubblico scarso e inefficace impone agli italiani l’uso, anche esasperato, del mezzo privato (nel 58,3% dei casi per recarsi al lavoro) con la conseguente esasperazione dei disagi, della congestione cittadina e la crescita di smog e inquinamento. Duro il quadro tracciato nel rapporto Aci-Eurispes sulla mobilità del Paese.
Aosta è prima per la qualità della mobilità urbana, seguita da Siena, Parma, Pisa e Terni. Detiene il primato negativo una provincia pugliese, Foggia in ultima posizione. Roma occupa il 33° posto in graduatoria.
Ma oltre alla generale scarsità dei mezzi e delle infrastrutture a colpire il cittadino è soprattutto l’aspetto della sicurezza. Nessuna delle 103 province eccelle per un elevato livello di qualità ambientale e di sicurezza del cittadino. Il 22,4% degli intervistati residenti nelle città metropolitane è incorso in infortuni stradali nell’ultimo anno (16,6% nei piccoli comuni). Giudizio negativo anche sulla qualità delle strade e la loro manutenzione. Il 46% degli automobilisti impiega più di dieci minuti per trovare parcheggio in città.
Il 58% degli italiani utilizzano il mezzo privato per raggiungere il posto di lavoro, in quanto non ritengono adeguato il trasporto pubblico. Questo spiega come l’Italia abbia il più vasto parco veicoli del mondo. Ed il numero di autovetture per abitante è in continua crescita: per 100 abitanti ci sono ben di 58,2 autoveicoli.

• Roma - al 33° posto nella classifica generale - è terza per intensità d’uso del trasporto pubblico (con 467 viaggi/abitante/anno) e quinta nell’offerta (66 km/vettura/abitante/anno).
• Inoltre rappresenta la città con uno dei parchi bus urbani più giovani (5° posto con l’età media di 6,35 anni). Ma soffre di gravi carenze della rete stradale percorsa dagli autobus (163,2 km di linee per 100 km2) che la colloca al 60° posto.

12 settembre 2006

Lo smog uccide!

Lo smog ci ruba otto mesi di vita e uccide 350mila persone l'anno!
C'è un serial killer invisibile che si aggira per l'Europa. È il particolato atmosferico, cioè lo smog. Si calcola, infatti, che le polveri sottili uccidano ogni anno 350mila persone in Europa. E, solo a Milano, sono 800 le morti causate dall'inquinamento dell'aria.
A lanciare l'allarme è il professor Ezio Bolzacchini, docente all'università Bicocca di Milano, nel suo intervento al convegno nazionale sullo smog. "Il particolato - ha detto il professore - in Italia riduce l'aspettativa di vita in media di 8,3 mesi". Questo accade perché "le particelle possono entrare in circolo nel sangue, renderlo più vischioso e provocare effetti negativi sul cuore con ischemie e malattie cardiovascolari". Ma le polveri sottili "si insinuano anche nei polmoni e sono all'origine di problemi respiratori e patologie oncologiche": insomma, è un attacco alla salute su tutti i fronti. Un'aggressione da cui non riusciamo a difenderci anche perché "le politiche anti inquinamento attuate nelle città italiane sono solo palliativi". Le giornate ecologiche e le targhe alterne, secondo il professore, non risolvono dunque il problema. Le sostanze inquinanti, infatti, non riescono a disperdersi perché "rimangono bloccate da uno strato di aria calda che, a Milano, si trova a circa 200 metri dal suolo, nel sud Italia più in alto". Il particolato, in pratica, resta imprigionato nell'aria vicino a terra. Per ridurre l'inquinamento nell'atmosfera, ha continuato Bolzacchini, ci sono solo due soluzioni: "Diminuire le emissioni di smog per lunghi periodi e applicare nuove tecnologie". Come per esempio il Fap, uno speciale filtro per motori diesel (i più inquinanti) che "intrappola" lo smog e lo brucia in modo automatico, riducendo del 99 % le emissioni nocive.

05 settembre 2006

Il deserto che avanza...


Terreni sempre più aridi, colture intensive, fiumi in secca. Il 30% del territorio italiano è colpito dalla desertificazione: il deserto avanza e inghiotte anche il Nord!
Se il problema fino a poco tempo fa era quasi di esclusivo appannaggio del Sud, adesso - a causa di uno sfruttamento selvaggio delle acque sotterranee – interessa sempre di più le regioni settentrionali.
In Italia le aree più vulnerabili sono pari a 16.500 Km quadrati, circa il 5,5% del territorio nazionale e storicamente le regioni più interessate dal fenomeno sono Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; calcolando una sensibilità media al rischio desertificazione, secondo i calcoli del progetto
Dismed (Desertification Information System for the Mediterranean), a essere predisposto è il 30% del territorio italiano.
Se le cinque regioni del Sud sono da tempo aggredite dalla desertificazione, la novità riguarda Trentino, Valle D’Aosta e Liguria che registrano le massime punte di sfruttamento del suolo: prelievi eccessivi e non pianificati dalle acque sotterranee, inquinamento per lo sfruttamento
industriale e urbano hanno reso i terreni sempre più aridi.
È il sovrasfruttamento delle risorse idriche che mette a rischio le acque sotterranee.
Sotto accusa sono soprattutto le industrie. Inoltre la bassa Pianura Padana e le aree tirreniche e costiere sono contraddistinte da problemi di salinità nei suoli.