Lo smog ci ruba otto mesi di vita e uccide 350mila persone l'anno! C'è un serial killer invisibile che si aggira per l'Europa. È il particolato atmosferico, cioè lo smog. Si calcola, infatti, che le polveri sottili uccidano ogni anno 350mila persone in Europa. E, solo a Milano, sono 800 le morti causate dall'inquinamento dell'aria.
A lanciare l'allarme è il professor Ezio Bolzacchini, docente all'università Bicocca di Milano, nel suo intervento al convegno nazionale sullo smog. "Il particolato - ha detto il professore - in Italia riduce l'aspettativa di vita in media di 8,3 mesi". Questo accade perché "le particelle possono entrare in circolo nel sangue, renderlo più vischioso e provocare effetti negativi sul cuore con ischemie e malattie cardiovascolari". Ma le polveri sottili "si insinuano anche nei polmoni e sono all'origine di problemi respiratori e patologie oncologiche": insomma, è un attacco alla salute su tutti i fronti. Un'aggressione da cui non riusciamo a difenderci anche perché "le politiche anti inquinamento attuate nelle città italiane sono solo palliativi". Le giornate ecologiche e le targhe alterne, secondo il professore, non risolvono dunque il problema. Le sostanze inquinanti, infatti, non riescono a disperdersi perché "rimangono bloccate da uno strato di aria calda che, a Milano, si trova a circa 200 metri dal suolo, nel sud Italia più in alto". Il particolato, in pratica, resta imprigionato nell'aria vicino a terra. Per ridurre l'inquinamento nell'atmosfera, ha continuato Bolzacchini, ci sono solo due soluzioni: "Diminuire le emissioni di smog per lunghi periodi e applicare nuove tecnologie". Come per esempio il Fap, uno speciale filtro per motori diesel (i più inquinanti) che "intrappola" lo smog e lo brucia in modo automatico, riducendo del 99 % le emissioni nocive.